Ne parleremo mercoledì 6 dicembre al Parlamento Europeo a Roma

Albatros Rete si esprime con soddisfazione in merito all’approvazione del decreto italiano incentrato sull’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, definisce questa decisione come una svolta storica nel rapporto tra cittadini ed energia.

Questo importante balzo in avanti si inserisce perfettamente all’interno del panorama energetico in evoluzione e costituisce un traguardo anche in vista dell’appuntamento di mercoledì 6 dicembre al Parlamento Europeo a Roma a cui Albatros Rete parteciperà attivamente.

Come si traduce in termini di agevolazioni

Con questo nuovo provvedimento, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) avranno la possibilità di diffondersi su larga scala, promuovendo le fonti rinnovabili e rendendo il territorio italiano un punto cardine nel futuro energetico nazionale. Ogni cittadino potrà contribuire alla produzione di energia rinnovabile, beneficiandone economicamente attraverso l’autoconsumo, senza la necessità di possedere direttamente gli spazi per gli impianti FER.

Il modello italiano, per la sua originalità, ha richiesto una particolare attenzione dalla Commissione Europea, che lo ha pienamente convalidato, aprendo la strada ad altre iniziative simili in Europa. Il Ministro Pichetto riconosce il valore tecnico delle norme e l’approccio costruttivo nella collaborazione con le istituzioni europee, ringraziando le strutture coinvolte per questo risultato.

Il decreto si concentra su due principali misure:

  1. Un incentivo tariffario sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa
  2. Un contributo a fondo perduto, con una capacità finanziabile complessiva di cinque Gigawatt entro il 2027.

 

Particolare attenzione è dedicata alle Comunità realizzate nei comuni con meno di 5.000 abitanti, che potranno beneficiare di un contributo fino al 40% dei costi per la realizzazione o il potenziamento degli impianti, finanziato con 2,2 miliardi dal PNRR al fine di generare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Questo contributo può essere accumulato con l’incentivo tariffario entro certi limiti definiti.

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